giovedì 27 ottobre 2011

Un mestiere un perché di Poza Palumbo

Care colleghe e colleghi traduttori,

scrivo questo articolo e/o sfogo perchè una agenzia mi ci ha obbligato, è una delle ennesime clausole di cui tenere conto se voglio che il mio CV sia letto, eh si...solo letto e non è detto che poi mi prendano in considerazione per una eventuale collaborazione o finirò come mille altri prima di me, che non hanno avuto voglia di scrivere un articolo sotto minaccia velata (mica poi tanto) a prendere polvere nel loro database.

Diciamo che, vuoi per necessità lavorative, vuoi per sfizio personale, ho deciso di scrivere veramente un articolo e togliermi qualche sassolino dalla scarpa...la mitica clausola dice che per essere pubblicati e quindi presi in considerazione bisogna scrivere per il loro blog un articolo che tratti di lingue o di traduzione.

Fatevi da parte detrattori, il mio parla di entrambi !

Il mondo del lavoro nell’Anno Domini 2011 è ancora difficile, chiuso, esclusivo e razzista...e fin qui tutto bene (cioè male) non ci sono grandi novità rispetto al passato. La grande novità da qualche anno a questa parte è la nozione di PRECARIETA’, non aspettatevi che spenda anche solo una parola su questo argomento, sono stati in tantissimi ad esprimersi e rischiamo ogni giorno di più di affogare nel mare di inchiostro utilizzato.

Precarietà è una parola altamente ricorrente nel mondo della traduzione dove è sinonimo di abbandono e disillusione. Se decidi di essere traduttore devi fare i conti (proprio quelli matematici) con l’apertura di una partita Iva, un commercialista, un’associazione di settore ecc... Se sei uno stipendiato, a parte che hai una fortuna e un deretano invidiabile, lavori ed aspetti che arrivi (in maniera più o meno impaziente) il giorno di paga. Se sei un traduttore il giorno di paga non esiste! Esiste solo il giorno di consegna, perentorio ed ineluttabile che gravita su di te come la mitica spada di Damocle, solo che questa si stacca per davvero...

Il traduttore per definizione, è una persona specializzata e sottolineo specializzata, nel mondo delle lingue (ve lo avevo detto che parlava anche di questo) europee, orientali, morte, vive, insomma come vi pare che decide di diventare libero professionista (assumendosi tutte le responsabilità annesse) e che vive nella costante angoscia di vedere il frutto del suo lavoro accreditato sul suo miserevole conto SOLO dopo 30, 60, 90 giorni dalla consegna del lavoro! Fantascienza dite? No, cari è realtà garantita e certificata!

A proposito di certificati, per poter essere considerato traduttore devi avere un pezzo di carta (anche igienica per quel che vale) che attesti le tue competenze, e qui le agenzie si sbizarriscono!

È accettata una laurea in traduzione, e ci sta (dì hai studiato 5 anni per averla), o in interpretazione, e ci sta, in lingue, e ci sta un po’ meno (visto che il tuo sogno era fare l’insegnante),o in un settore tecnico di moda al momento, e non ci sta per niente (se consideri che un ingegnere possa tradurre in una lingua straniera dovresti prima capire cosa vuole dire in italiano!),o almeno possedere dei certificati che attestino che hai lavorato come traduttore durante gli ultimi 5 anni... ma come?! In chiaro vuol dire: fai la casalinga, ma ogni tanto hai tradotto le canzoni in inglese che danno alla radio per capire cosa stai cantando?! Beh, sei hai i testi dattiloscritti allora puoi considerarti traduttore.

Concorrenza rude...rudissima...se sei riuscito a sopravvivere alla fase “istruzione e formazione” puoi accedere alla fase 2, le tariffe!

Questa è la bestia nera di ogni traduttore, per quanto tu ti sforzi di abbassarle al pari dello sero assoluto non è MAI abbastanza... Devi fare i conti (anche questi matematici) con la spirale infernale del subappalto...ovvero, un committente X incarica un’agenzia Y di una traduzione e decide un prezzo W. L’agenzia Y incarica un traduttore Z che gli fa un prezzo J, l’agenzia Y dice al traduttore Z se vuoi il lavoro devi farci una tariffa W-J= ± 0. Tradotto (adoro questa parola) vuol dire che la tua tariffa sarà abbassata qualunque cifra tu spari, anche a caso.

Non ci avete capito molto eh? Non vi preoccupate, nemmeno noi traduttori, sono anni che cadiamo sempre nella stessa trappola e ci riteniamo persino fortunati rispetto a quelli che non ce la fanno e si bloccano al passaggio “istruzione e formazione”.

Se riesci a passare tra le maglie del sistema e invii la tua candidatura spontanea (equivalente ad un suicidio sociale) nel migliore dei casi ricevi una risposta del tipo: abbiamo ricevuto la tua candidatura e ti ringraziamo dell’interesse nei nostri confronti (non hanno capito una mazza) ti contatteremo non appena il tuo profilo coinciderà con uno dei nostri lavori. E qui ti devi ritenere fortunato perchè sei caduto dentro il loro Database di miserevoli e prima o poi arriverà il tuo turno, forse tra un milione di anni (ma non disperare) solo che poi nasce qualche dubbio se trovate sempre nella pagina delle agenzie ....siamo costantemente alla ricerca di nuovi traduttori (scusa e dei vecchi che ne fate?!)

Molte altre agenzie mettono ancora delle piccole clausole a questo “filtro”. Sono in troppi a mandarci il loro CV e per fare una selezione accurata i candidati si devono sottoporre ad un TEST di traduzione GRATUITO. Diciamo che lo abbiamo sempre saputo, siamo stati preparati a questo durante le ore di studio all’università e non è del tutto una sorpresa, salvo per l’ingegnere e la casalinga (sorpresa!), il test non è solo grautito ma anche in tempi stretti e cronometrati da LORO (e poi dicono che i traduttori non sono sportivi...tsé), devi essere disponibile a lavorare il weekend, nei giorni festivi e di notte, devi essere raggiungibile tramite Skype, MSN, FB, SMS, telefono, fax, gps... (altro che Grande Fratello).

E non finisce qui...se vuoi che la tua candidatura sia presa in considerazione sappi che ci sono agenzie che ti costringono (ma sempre con il sorriso) a...redigere un articolo per il loro blog...ebbene si...redigi un articolo...suona un po’ come il tema delle elementari...

Qualora riuscissi a redigere un articolo intelligente (non è il caso di questo) e che apporti un arricchimento al blog della suddetta Agenzia allora questo verrà vagliato da un team di esperti (che non hanno di meglio da fare) e se approvato, sarà pubblicato e solo DOPO e sottolineo DOPO il tuo CV sarà letto e ti sottoporranno ad un test gratuito (non puoi scampartela).

Tutto questo per dire che :

alla fine non conta se sei un traduttore o un ingegnere specializzato con 2 in italiano, non conta se fai i test di traduzione gratis o se redigi articoli per blog, l’importante è che PRATICHI TARIFFE SOTTO LO ZERO E TI PIEGHI A TUTTE LE REGOLE!

Abbasso l’omertà nel mondo della traduzione, abbiamo bisogno di DIRITTI , siamo calpestati troppo spesso e alla mercè di gente senza scrupoli !

TRADUTTORI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI !!! (e se possibile RIBELLATEVI)

1 commento:

queenlivia ha detto...

E io mi ribello e lo posto. Sperando che qualcuno al di fuori del nostro circolo lo legga.