mercoledì 21 settembre 2011

Un linguista più esperto

Ritornando sulla questione delle varianti dell'inglese suggerisco questo blog. Si tratta decisamente di qualcuno "più grande di me". Più esperto, più preciso e approfondito nei suoi post che a volte sono però un po' noiosi ed eccessivamente lunghi. Tuttavia vi suggerisco di darci un'occhiata. Il posto sulle scarpe è decisamente interessante.

martedì 20 settembre 2011

Le varianti dell'inglese

Ecco un'altra esperienza da condividere... All'università mi ricordo che ci riempivano la testa con tutte fatto che le varianti dell'inglese e con il fatto che, in qualità di interpreti, dovevamo capirle ed essere in grado di interpretare un discorso di un oratore che parlava in queste varianti. Purtroppo ascoltare un discorso qua e là non permette di capire bene la differenza tra i vari accenti. Ciò che è necessario è un contatto diretto, un viaggio, una conversazione approfondita per capire bene di cosa si tratta.

Fino a qualche settimana fa, l'accento canadese mi era del tutto sconosciuto, nonostante un viaggio in Canada, dato che ero stata principalmente in Quebec. Ma un altro modo per imparare a conoscere gli accenti e per imparare le lingue in generale è guardare film e telefilm, gli ultimi in particolare sono la mia passione. Così 4 anni fa ho iniziato a vedere How I Met Your Mother, nel quale è presente un personaggio canadese. Anche qui le cose non vanno molto veloci come si penserebbe, dato che il personaggio in questione tende un po' a mascherare il suo accento visto che lavora in una televisione newyorkese. Alla fine però ce l'ho fatta!

Una delle caratteristiche della variante canadese dell'inglese è il dittongo "OU", che i canadesi leggono così come è scritto invece che con il suono "au" (senza considerare la giusta trascrizione fonetica ovviamente), come negli Stati Uniti ad esempio. Per il resto l'accento canadese è quasi assimilabile a quello statunitense ma non esattamente, come vi ho dimostrato. Un esempio è il video allegato di un sito di ricette (che non a caso scoprii quando ero in Quebec due anni fa). Tra l'altro consiglio agli appassionati di dolci di farne largamente uso, perché sono tutti buonissimi e perché si imparano le lingue anche, e forse soprattutto, in cucina!

lunedì 19 settembre 2011

Il ritorno di... una professionista: interprete, traduttrice e guida turistica

Non so se scrivere un blog aiuti nella professione, nel ricevere maggiori contatti ecc... Sicuramente però aiuta a sfogarmi un po', perché sia da traduttrice che da guida turistica se ne vedono veramente delle belle.
L'ultima mi è proprio capitata ieri durante una visita a Siena e Sangimignano con una famiglia di americani. Esperienza davvero memorabile per tanti motivi, come i ritardi ripetuti (1 ora Siena e 50 min a Sangimignano), la maleducazione di persone che non nascondono il loro completo disinteresse in quello che vedono e quello che tento di spiegargli (tanto che a Sangimignano una signora si è messa ad accucciarsi dietro al marito mentre io parlavo e a far ridere tutti gli altri che le stavano intorno), ma soprattutto la loro ignoranza. Ignoranza che si direbbe proverbiale, ma che comunque si manifesta in modi diversi, sempre più spesso ridicoli. Ecco qui la trascrizione di due dialoghi intercorsi tra me e questi signori.

- "What's your name?"
- "Livia"
- "Lydia?"
- "No, Livia, like Augustus's wife?"
- "Augusts who?"
- "The first emperor of Rome."
- "Ah."

After a few minutes...

- "And what did you study in college?"
- "I studies conference interpreting."
- "Ah so what your doing now..."
Beh se la prima si può perdonare, la seconda è veramente incredibile! Vabbè ragazzi, continuiamo ad andare avanti e a sperare in un miglioramento della civiltà occidentale...